Let's get it started!

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...Jess!
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 18:29




Diamine, quanto era fantastica la vita al Cyprus-Rhodes, persino più fantastica della vita da spiaggia a Santa Monica (fatta eccezione per il mare, il sole e la sabbia, ovviamente)!
Naturalmente, secondo le aspettative, tutto aveva il suo fascino: i corridoi avevano il loro fascino, le aule, i libri...
Se, ma che pensate, gente?
No, dai...quelle cose lì sono per i secchioni sfigati del Piano Speciale, altro che bei libri!
Ah, il college: belle ragazze, belle feste, birra a gogo. Insomma: il paradiso del nulla facente.
Cavolo se mi stavo divertendo: e pensare, gente, che ero lì nemmeno da una decina di ore.
In compenso: ero riuscito a mezzo ubriacarmi, a rompere una lampada, due soprammobili e a rompere il vetro della finestra del dormitorio (chissà perchè la confraternita aveva avuto il bisogno di farmi fare il lancio del sasso...strano rito iniziatorio, per la miseria!!), e ad avere un...come dire? un approccio MOLTO ravvicinato con una ragazza...lesbica (devo dire che si è allontanata imbarazzata, damn it!)
Sì, guys: mi ero già fatto riconoscere, grazie al mio stile non proprio irreprensibile!
Qualcuno infatti mi guardava già divertito, forse ricordandosi dell'impresa della notte precendente (me l'hanno poi raccontata tutta, perchè la birra sortisce effetti molto particolari se presa in ABBONDANTI quantità!)
Insomma...
La vita da college -e che vita!- era appena iniziata!
E facciamola iniziare bene, allora!
 
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`effe
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 18:46




Matthew:


Due settimane. Erano passate solo due misere settimane e già gli occhi gonfi di Matt erano indice che quel posto -come ovviamente, lui, già sapeva- non era proprio per Lui. Voleva studiare, sì, essere bravo, ovvio, ed è per questo che si era iscritto ad ogni corso di psicologia, filosofia e filantropia del college, ma diamine! In quel college sembrava l'unico a pensarla con il caro buon detto "chi va sano va piano e va lontano".
NO!
Non ditegli che non è così il detto, per carità. Non ha dormito, non ha ancora bevuto la giusta dose di caffè ed ora, doveva andare a seguire un non sò cosa nell'aula magna. Quindi per l'amor del cielo, no, non vi azzardate ad innervosirlo. E contraddirlo o peggio, correggerlo, credetemi, lo avrebbe fatto sclerare di brutto.
Comunque sia, torniamo a noi: come vi ho accennato era diretto all'aula magna quella mattina, ancor aun pò intontito, dormiente e non pienamente in sè. Il viso stanco, le occhiaie e il libro ed il quaderno mantenuti nella mano penzolante sul suo fianco, erano i dettagli più evidenti ad occhio nudo, cartello d'allarme per gli altri di non avvicinarsi in alcun modo a Lui, anche se li al college, sembravano badar poco ai cartelli.
E difatti un pò distratto e intontito, Matt camminava per l'affollato corridoio del secondo piano, evitando Lui stesso, le persone che gli venivano incontro appena un secondo prima che queste potessero scontrarlo. Mi piacerebbe dire che questo era dovuto alla sua prontezza di riflessi, ma ahimè, devo ammettere che era solo perchè quando distavano da lui un palmo di naso, riusciva a vederli.
Provate voi a studiare una notte intera mentre nella stanza accanto alla vostra c'è una festa, suvvia!
Bum.
Ohmmioddio. Correte ai ripari, forza, forza! E soprattutto tu, giovane strampalato che hai appena tozzato la spalla del mio Matthew, corri ora o te ne pentirai una volta che non avrai più l'uso delle gambe, forza!
 
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...Jess!
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 19:12




Giusto per staccare un po' dalla monotinia del corridoio (si era un po' svuotato ad un certo punto...era forse in ritardo?) e da tutti gli avvisi delle confraternite -dovevo resistere agli allettanti avvisi di mega-party!-, mi misi gli auricolari del mio i-Pod nuovo di pacca nelle orecchie facendo partire a palla la musica...

Wake up in the morning with a head like ‘what ya done?’
This used to be the life but I don’t need another one.
You like cuttin’ up and carrying on, you wear them gowns.
So how come I feel so lonely when you’re up getting down?"



Sì, a dir la verità mi sentivo proprio così: la stessa mi faceva male e si divertiva a tirarmi qualche brutto scherzo -per poco non avrei beccato in pieno il cestino dei rifiuti-.
Comunque, reduce del trauma della sera prima -l'ultima birra non è mai l'ultima birra, dopotutto, no?-, cominciai a camminare ballando muovendomi al ritmo della musica.
Anche pensandoci ora, non saprei come dirvi come si fa: sembra alquanto complicato in effetti.
Sta di fatto che la musica mi aveva preso troppo, e davanti a me scorrevano le immagini psichedeliche della sera prima: una birra e giù...una palpatina e una strusciata...musica ad alto volume, ballare con qualcuno...un'altra birra e giù a bere...
E poi...
BUM.
Diamine, dannazione! What the Hell...?
Diedi un'occhiata davanti: un ragazzo stava per terra, steso dallo scontro, con gli occhiali scivolati disastrosamente poco più in là.
"Ehi, amico!" feci un po' spavaldo, passando la mano nei capelli per nascondere un certo imbarazzo.
"Dai, bello, alzati!"

Cavolo, la testa, in quel momento, mi faceva ancora più male.
 
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`effe
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 21:03




Matthew:


Calma. "La calma è la virtù dei forti!" questo detto è incarrato è anche appropiato, usa il cervello Matt, lo sai anche tu! Infondo, che vuoi che sia successo, calmati! No, non lo fare..
Ecco, lo ha fatto.
Dopo aver inspirato rumorosamente infatti, si era alzato di botto, piombando sul ragazzo strampalato per afferrarlo alla maglietta e metterlo con le spalle al muro.
Che mi hai letteralmente scaraventato per l'aria perchè facevi, pensavi o sei fatto di dio solo sà cosa, ci stava pure, ma.. scosse appena il capo, cercando di contenere quella parte della rabbai che incitava a dargli una testata e rompergli direttamente la testa senza parlar oltre ..chiamarmi amico, no.
Matthew ci vedeva anche senza occhiali, che credete? Quelli erano per lo studio e occasionalmente, per attutire i mal ditesta, come quella mattina, ma eccome se ci vede! E sapete che aveva visto? La spilla dei Kappa Tau su quella stessa maglietta che stava stropicciando, ma che poi, dopo alcuni secondi, lasciò. Quel tipo era fancazzista, si avete capito bene! Insomma, chi non conosce la reputazione di quella confraternita, suvvia! Ah non tutti? Bhè, Matt si e fin troppo. Anzi, così tanto, che cercava sempre di evitare sia quelli con le spille di questi, sia quelli con le faccie di questi.
Comunque sia, dopo essersi trattenuto dal menarlo e guardato ancora con aria truce, si decise a lasciar perdere. Si strusciò le mani l'una contro l'altra, come a volerle pulire -i germi signori miei, i germi!- e riprese libri e occhiali, per poi fare come per andarsene.
Ma dico, scherzate? Sentir anche cosa aveva da dire il tipo? Ci avrebbe messo anni prima di metabolizzare quanto era successo vista la sua faccia ancora scossa!


Edited by `effe - 7/8/2009, 22:58
 
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...Jess!
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 21:47




"Oh cazzo!"
Ecco, questo è quello che riuscii a pensare in quel momento!
Per la miseria, gente: mai e poi mai mi sarei aspettato di essere messo spalle al muro da un tipo occhialuto dell'Omega Chi.
Occhialuto. Omega Chi. Naaa, decisamente non ti aspetteresti certe cose da un tipo del genere
Come potevo aspettare, però, la cosa non durò molto: la mia spilla non fece in tempo a raggiungere il suo sguardo da emerito rompi palle che questo, inorridendo, mi lasciò scivolare lungo il muro.
Ma insieme a me, scivolò qualcos'altro...o per meglio dire: qualcos'altro, di molto prezioso, gli era scivolato dalle tasche del suo gessato quando l'Omega Chi era finito sul pavimento del corridoio.
Con un ghigno, che si trasformò in risata, mi alzai da terra e mi avvicinai davanti a lui, dicendogli:
"Ehi Omega, hai perso queste?! Povero cucciolo..."
Dalle mie mani ciondolavano le chiavi di una Porche, della sua costosissima auto.
"Oh, che sbadato! Temo che queste siano le preziosissime chiavi della costosissima auto del tuo fierissimo papà! Che tragedia, davvero: penso che si arrabbierebbe moltissimo, se lo sapesse, no?
Lo guardai con un'aria di sfida, sfoderando un altro dei miei sorrisetti.
"Eh, amico? Che ne dici?"
 
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`effe
CAT_IMG Posted on 7/8/2009, 22:10




Matthew:


No, assurdo. Vabbene che la reputazione di quei tipi non era delle migliori, ma mai si sarebbe aspettato che fossero così scoppiati come volevano far credere. Un contro era difatti, fare lo scimmione senza cervello ad una festa ed un altro, farlo così, per nulla.
Matt si era rigirato a fissare il ragazzo e quando egli lo chiamò "amico" nuovamente, alzò velocemente gli occhi al cielo, per poi tornare a fissarlo truce. In realtà non sapeva se ridere o meno, ma optò per il non far trasparire nulla.
Sai che sono quelle? Sono sì, le chiavi di una costosissima macchina, ma ahimè, non di mio padre. Lui è amante delle Alfa.
Sorriso beffardo, la mano libera dritta nella tasca del pantalone e un paio di passi verso di lui.
Conosci il Prof. Fray? Sai, quello che voi dalla Kappa Tau Gamma amate disturbare con i vostri giochetti per l'iniziazione..
Storse appena il naso, fingendo ora un'espressione dispiaciuta.
.. povero.
Fece appena spallucce, ma manteneva lo sguardo fisso su quello del giovane che ancora faceva ciondolare le chiavi tenute alte in una mano.
Non ci metterei nulla ad invertarmi un episodio il cui finale verrebbe fuori con un Kappa Tau che fa un brutto scherzo e ruba le sue chiavi. La denuncia partirebbe subito e.. Cappie se non sbaglio, ci rimarrebbe male.
Tu sei una matricola no? Non dovresti metter nei guai la tua confratenita.

Detto ciò sfoggiò un ennesimo sorriso che fece del suo volto una calamita per gli schiaffi ed allungò la mano estratta dalla tasca.
 
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...Jess!
CAT_IMG Posted on 8/8/2009, 10:01




Uhm...
Ahi, ahi ahi, gente!
Devo ammetterlo, ma in quel momento ero in guai seri...ma che dico?! Serissimi guai!
Infatti, quel tipo, che si lasciava sfuggire una certa e insopportabile aria da snob, mi aveva messo spalle al muro (letteralmente parlando, in aggiunta): o gli riconsegnavo le chiavi di quel gioiellino -e che macchina, gente!-, oppure rischiavo di essere gettato fuori dal college e dalla confraternita a calci nel culo, il che non era il mio desiderio.

Bene, bisognava darsi da fare!
Jess, all'opera! pensai mentre quello mi raggelava con quello sguardo.
Tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, mi ricordai di quell'espressione: avevo già visto quel damerino da strapazzo, gente!
Bloody Hell!
Ma certamente...come avevo fatto a non pensarci prima?!
Era il giorno delle Selezioni delle matricole, e mi ricordo di aver visto quel tipo -già fin dall'inizio l'avevo inquadrato come un fighetto buono a nulla- che, mentre passavamo di confraternita in confraternita per farci scegliere, preferiva smanettare con il suo gioiellino, sicuramente nuovo di pacca: un iPhone.
Anche lui, quindi, era una dannata, fottuta matricola...Esattamente, una matricola senza peso proprio come lo ero io in quel momento!
Avrei avuto tempo in seguito, però, per giocare la mia carta.
"Potrebbe anche essere, no? Che tu mi denunci, e che mi cacciano fuori da qua, il che ti farebbe molto piacere, vero? Ecco, ok..."
Chiusi la mia mano a pugno attorno alle chiavi: sarebbero state mie ancora per un po'.
"Sai una cosa...Mi pare di averti già visto in giro, però...! Può darsi, no?"
Incrociai le braccia e attesi una sua risposta, mantenendo lo sguardo fisso sul quel tipo.
 
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`effe
CAT_IMG Posted on 20/8/2009, 23:31




Matthew.

Chiacchiere, inutili chiacchiere. Sarebbe bastato che quell'imbecille si decidesse a capire che non aveva a che fare con un pivello al suo pari e che la scelta più saggia sarebbe stata ridargli le chiavi e lasciare che quella commediole finisse. Ma forse un quantità minima di neuroni popolavano il suo capoccione, motivo per cui, proseguì. Dubito che frequentiamo gli stessi luoghi visto che io, la scuola la uso per bhè.. studiare. Marcò l'ultima parlola con leggera ironia, inarcando al contempo entrambe le sopracciglia. Ma ahimè, ho fatto anch'io il giro per le confraternite, quindi.. sì, mi avrai visto lì. fece spallucce, mantenendo però entrambe le mani dov'erano, senza cercar di afferrare le chiavi o dar corda a quei giochetti. Contento? Ora se vuoi scusarmi, io andrei di fretta. Stupida scuola, stupidi idioti. Vedete? Tutto ciò ad Hale non sarebbe mai accaduto. Tutto ciò, in un vero college ben organizzato e ben impostato, non sarebbe neanche mai approdato anche solo come idea. E rivorrei le chiavi. Meglio specificare bene tutto, non si sa mai.
 
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7 replies since 7/8/2009, 18:29   116 views
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