| Michelle.
Per tutto il tragitto in macchina fu la sua mano che esile e calda teneva la mia, a farmi uno strano effetto. Non mi ero mai comportata in un modo tanto sdolcinato con una ragazza da.. sempre. Mai mi ero comportata cosi', mai mi ero abbandonata a tutte quelle emozioni, forse perche' non ne avevo provate di quel genere, forse perche' ero sempre sobria nei miei incontri con giovani ragazzine attraenti. Arrivammo a casa in poco tempo,e dovetti finalmente rendermi conto che quel viaggio non era cosi' infinito come il mio cervello stava immaginando, anzi, breve e molto intenso perche' si sentiva che in quel silenzio che si era creato, una grande voglia di riprendere tutto cio' da dove ci eravamo fermate stava crescendo. E arrivammo cosi' a casa, una casa accogliente nonostante l'assenza di molti mobili, mi guardai intorno, tenendole la mano mentre si scusava per il disordine che io non riuscivo a vedere, forse perche' noi ragazze siamo troppo esagerate. Vado a prenderti un bicchiere d'acqua. Acqua, si, acqua. L'acqua non mi piace,e io non voglio l'acqua. Aspetta. sussurrai riprendendole la mano appena in tempo, altrimenti sarebbe stata troppo lontana. E la tirai a me, la feci avvicinare, e le sfiorai il naso con il mio. Sei bellissima stasera, lo sai? sentenziai quindi infine. Si, alcool, ancora in circolo, anche se era la piu' grande verita'.
|