euphoria, |
|
| Alexandra:
Gambe chilometriche terminavano fasciate ai piedi, da scarpe col tacco griffate, decoltè neri per la precisione, in tinta con la shirt giromaniche lunga messa sù a vestito, che invece, scivolava sulle curve dell'ahimè, adirata presidentessa delle gamma psi. Oh, tutta la prefazione su quanto fosse bella quel giorno era solo per cercare di addolcirla, sì. Aveva un'alta coda di cavallo, grossi occhiali da sole e un'espressione altamente contrariata in viso. Nulla a che vedere con skreech ringraziando il cielo, quanto più con la confraternita; le matricole la facevano andare in bestia! si cacciavano nei guai, si facevano beccare ubriache o con qualche ragazzo da professori e tutor del college e dio solo sà quante altre cavolate al quale, ovviamente, era lei a dover dare una soluzione. Quel giorno, comunque sia, aveva deciso di spostare il suo break per il caffè giù in spiaggia, vista l'afa insopportabile e la pessima voglia di incontrar facce conosciute. Arrivò dunque allo chalet più vicino, ordinò e prese il proprio caffè passando per il banco e poi, armata di tutta la classe e l'affascinante sensualità che gli donava il suo esser arrabbiata, si andò a sedere incorciando le gambe, mettendosi comoda e dando una fugace occhiata attorno a lei. Nulla di interessante la colpì e dunque, cacciato fuori il blackberry, iniziò a darsi da fare con le e-mail per gli inviti all'ultima festa organizzata. Che stress essere importanti, non è vero? oh, ma voi non sapete cosa significhi, giusto.
ho postato .anche se in ritardo- sotto invito di mirko, ma se volete continuare soli, non c'è problema!
|
| |